microhabitat 0.4 suggestioni


Una porta invita ad entrare e subito si viene catturato in questi giardini del Paradiso, rapito dalla Bellezza di tutto ciò che vede, entra nel ritmo della natura e acquisendo un Tempo Nuovo, Lento, entra nell’Armonia Cosmica e sogna di poter far tornare la Terra ad essere un Giardino Planetario


Questo percorso diventa iniziatico verso la Conoscenza, dalla scelta di una delle tre porte, entrerà nel luogo dove l'Equilibrio cosmico tra Cielo e Terra diventa nutrimento del viaggio. 



Un racconto, su quello che è stato, un viaggio intorno all’umanità, una storia dentro alla meraviglia e allo stupore della vita. Una serie di stanze, passaggi apparentemente incoerenti e disarticolati, che trasportano lo spettatore dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, dall’Hortus Conclusus  al Giardino Planetario
Il primo giardino, chissà quale, lo concepì l'uomo quando decise di non errare più e proteggere ciò che lo nutriva. Verdure e frutti, fiori, alberi, ma anche l'arte del vivere. 


Varcare la soglia significa entrare in un mondo incantato in cui domina la purezza, per creare un mondo nuovo ricco di simboli e significati. 
Luoghi limitati, di protezione e anche di contemplazione.


“Essere attenti al cielo significa accettare di collaborare con gli astri, rinunciando al progetto di un qualsiasi dominio dell’uomo sulla natura”. [Gilles Clèment]

 
 


 
Fooding Social Club con Nicola Difino e Paolo Belloni.

 
 

Terragno: teatro senza previa cottura, con Francesco Aiello e Adriano Barranco.


Silvana Sciancalepore e Celso Pereira Fernandes.

[Foto Vito Zizzi]